La dinastia Flavia

La dinastia Flavia fu la seconda dinastia di imperatori romani. Fu composta da Vespasiano e dai suoi due figli, Tito e Domiziano, e governò Roma dal 69 al 96 d.C.

Vespasiano prese il potere dopo un anno di grande incertezza politica, in cui si erano fronteggiati quattro imperatori, e resse l’Impero fino al 79 d.C.

Durante il suo governo egli portò a termine la repressione di una rivolta in Giudea e la distruzione di Gerusalemme

(68-70 d.C.) e promulgò una legge molto importante, che porta il suo nome: essa stabiliva il diritto dell’imperatore di agire al di sopra della legge e poneva quest’ultimo in una posizione di primo piano rispetto al Senato. Con lui persero sempre più potere le istituzioni della Roma repubblicana.

Vespasiano cercò di dare stabilità all’Impero, da un punto di vista politico ed economico, e all’interno di questo programma risanò le finanze pubbliche rinunciando al lusso della corte. Non rinunciò, tuttavia, a dar inizio a grandiose opere pubbliche come la costruzione dell’imponente Anfiteatro Flavio, da tutti conosciuto come Colosseo.

Nel 79 d.C. gli successe suo figlio Tito. Vespasiano, infatti, nella legge da lui promulgata aveva stabilito che il titolo di imperatore divenisse ereditario, cioè che passasse di padre in figlio.

Tito ottenne dallo storico Svetonio l’appellativo di “amore e delizia del genere umano”. L’imperatore infatti, sebbene il suo governo sia durato soli due anni, seppe farsi ben volere per il suo atteggiamento e per i suoi comportamenti generosi:

Busto di Vespasiano, I sec. d.C. Mosca,

Museo Puškin.

nel 79 d.C. durante l’eruzione del Vesuvio che colpì le città di Pompei, Ercolano e Stabia, prestò soccorsi alle popolazioni e durante il suo principato non furono eseguite condanne a morte. La sua scomparsa fu improvvisa. Il Senato celebrò la sua apoteosi, ovvero lo celebrò come se fosse una divinità e il suo successore, Domiziano, fece costruire in suo onore un arco di trionfo: l’odierno Arco di Tito. Esso aveva l’intento di commemorare la vittoria riportata da Tito in Giudea e a Gerusalemme durante il principato del padre.

Domiziano, fratello minore di Tito, governò Roma dall’81 al 96 d.C. Il suo atteggiamento in politica interna fu completamente diverso da quello del suo predecessore, al punto che egli è ricordato come un imperatore tiranno. Governò sempre con piglio autoritario, tenendo ai margini della vita politica il Senato ed estromettendone tutti i membri che si opponevano alle sue decisioni. Al contrario di quanto era avvenuto sotto Tito, durante il suo principato furono eseguite e ordinate numerose condanne a morte.

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