Il Decameron è strutturato in una cornice narrativa ben precisa: dieci giovani (sette ragazze e tre ragazzi) fuggono da Firenze a causa della peste che ha colpito la città e si rifugiano a Fiesole, sui colli fiorentini, per scampare al contagio. Durante i quattordici giorni di permanenza a Fiesole, i giovani ne trascorrono dieci narrando novelle. Per ognuno dei dieci giorni, ognuno dei dieci ragazzi racconta una novella: il Decameron è perciò formato da un totale di cento novelle.
Ogni giorno i giovani eleggono un “re” o una “regina” che decide il tema delle novelle della giornata.
La regina è Pampinea, che sceglie un tema libero. La prima novella della giornata e quella di Ser Cepparello, un uomo che per tutta la vita compie ogni tipo di peccato ma che, in punto di morte, si confessa fingendosi estremamente buono; viene perciò venerato come un santo dopo la sua morte.
La regina è Filomena e il tema scelto è la fortuna. Le novelle sono molto avventurose e trattano di vicende che, dopo difficoltà e peripezie, si concludono con un inaspettato lieto fine.
La regina è Neifile e il tema è l’ingegno. I protagonisti delle novelle riescono a ottenere qualcosa di desiderato grazie al loro ingegno.
Il re è Filostrato e il tema sono gli amori infelici. La novella più rappresentativa di questa giornata è quella di Lisabetta da Messina. Lisabetta si innamora di Lorenzo, ma il ragazzo viene ucciso dai fratelli di lei. Poco dopo il giovane le appare in sogno e le rivela dove si trova il suo corpo. Lisabetta si reca sul posto, dissotterra la testa dell’amato e la conserva in un vaso di basilico. I fratelli però la scoprono, fanno sparire il vaso e Lisabetta muore di dolore.
La regina è Fiammetta e il tema sono gli amori felici. Fa parte di questa giornata la novella di Nastagio degli Onesti, un nobile che si innamora non corrisposto di una giovane di un’altra famiglia altolocata. Per convincere la ragazza a sposarlo la fa assistere a una visione in cui lo spettro di un cavaliere uccide la donna che non accettava il suo amore.
La regina è Elissa e il tema sono i motti di spirito. La novella principale è quella di Chichibio. Il cuoco Chichibio serve al ricco banchiere Corrado una gru con una coscia sola, perché l’altra è stata mangiata dall’innamorata del cuoco. Alle proteste di Corrado, Chichibio lo porta al fiume per mostrargli che le gru hanno una sola zampa. Allora Corrado inizia a fare fracasso e le gru, svegliandosi, tirano fuori anche l’altra zampa. Messo alle strette, Chichibio risponde a Corrado che se la sera prima avesse fatto lo stesso fracasso davanti alla gru cucinata, anche quella avrebbe tirato giù l’altra zampa. Grazie a questa risposta insolita, i due fanno pace.
Il re è Dioneo e il tema sono le beffe ai mariti. I personaggi delle dieci novelle hanno caratteristiche comuni: i mariti sono ricchi ma poco intelligenti, le mogli sono furbe e gli amanti sono giovani e belli.
La regina è Lauretta e il tema sono ancora le beffe. Compaiono in questa giornata due novelle con protagonista Calandrino, un personaggio goffo e credulone che viene raggirato in varie occasioni dai suoi amici Bruno e Buffalmacco. Calandrino e i suoi amici sono gli unici personaggi che ricorrono più volte nel Decameron (quattro novelle).
La regina è Emilia e il tema è libero. Le novelle trattano di temi già affrontati nelle giornate precedenti, soprattutto di beffe e di motti di spirito.
Il re dell’ultima giornata è Panfilo e le novelle hanno per tema la liberalità e la magnificenza. La novella simbolo è l’ultima, quella di Griselda. La novella parla del marchese di Saluzzo che, costretto a prendere moglie, sceglie l’umile Griselda. Per testare l’obbedienza e la devozione della donna la sottopone a dolorosissime prove, che lei affronta con grande dignità. Dopo molti anni, all’ennesima dimostrazione di devozione da parte di Griselda, il marchese smette finalmente di tormentare la donna con continue prove.
© Istituto Italiano Edizioni Atlas