L’agroalimentare made in Italy

Il patrimonio agroalimentare

Il mondo dei prodotti tipici

Elementi dell’identità culturale

L’Italia è il primo Paese, all’interno dell’UE, per numero di prodotti tipici, certificati con i marchi di qualità.

In realtà, il patrimonio dei prodotti tipici dell’agricoltura italiana è molto più ricco e le specialità che si fregiano del riconoscimento ufficiale sono solo una parte di esso.

Gli elementi che entrano in gioco per contribuire a dar vita ad un “prodotto tipico” sono vari, i principali possono essere così riassunti:

 la localizzazione geografica, il rapporto con particolari specificità del territorio (natura del suolo, microclima, ecc.), la qualità e l’unicità del prodotto, le tecniche di produzione, quasi sempre legate a tradizioni locali, memoria storica di una famiglia o di un gruppo di produttori.

La riscoperta di questo patrimonio ha significato anche un nuovo “corso” nell’agricoltura italiana, attraverso la scoperta di nuove possibilità occupazionali, di reddito e di realizzazione personale. Il patrimonio agroalimentare italiano può essere considerato un’importante risorsa, una specie di giacimento alternativo di “petrolio”, che può garantire nuove possibilità di sviluppo economico.

La valorizzazione delle produzioni tipiche è diventata una delle chiavi di successo di un’importante attività collaterale per molte aziende agricole: l’agriturismo.

È impossibile fare un elenco completo delle specialità e dei prodotti tipici dell’agricoltura italiana. In sintesi si possono raggruppare per tipologie: vini, oli, formaggi, salumi rappresentano le categorie principali, quelle per cui l’Italia mantiene una posizione di primato nel mondo.

Ad essi si possono aggiungere le razze di bovini, ovini, suini allevati, con tipicità spesso a livello regionale o anche solo locale (chianina, piemontese, marchigiana, cinta senese, ecc.).

Sempre più ricercati sono gli aceti balsamici, confetture e marmellate e i prodotti del sottobosco, come i funghi e i tartufi.

Anche l’ortofrutta offre una grande varietà di specialità: fagioli, lenticchie, sedani, cavoli, insalate, radicchi, vari tipi di mele, pere, agrumi, mandorle, nocciole.

In ogni angolo delle campagne italiane è praticamente possibile individuare una produzione tipica della zona in ognuna di queste tipologie.

A questi prodotti si aggiungono, infine, i numerosi tipi di pane, schiacciate, dolci, paste alimentari.

Il legame con il territorio di queste produzioni rappresenta sempre più un elemento chiave dell’identità geografica e storico-culturale di una regione o di un luogo.

I prodotti tipici sono uno dei molteplici aspetti che contribuiscono alla formazione dei paesaggi culturali, che non hanno quindi solo una importanza economica o produttiva, ma acquisisce un forte valore simbolico per le persone e le comunità locali.

Per rimarcare l’importanza del collegamento tra la cultura italiana e i prodotti agroalimentari, dal 27 giugno 2018 l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana e Treccani hanno dato vita al dizionario on line dei prodotti DOP, IGP, STG (http://www.treccani.it/enciclopedia/elenco opere/Dizionario_dei_prodotti_DOP_e_IGP) nel quale si possono trovare le schede descrittive di ciascun prodotto italiano che ha ottenuto il marchio di qualità.

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